CORONAVIRUS – La Lattoferrina può essere utile per la prevenzione del Covid

Scoperta una proteina che è in grado di contenere gli effetti del COVID-19». Questa frase, pronunciata ieri pomeriggio nella consueta edizione del TG Lazio della Rai, ha fatto saltare dalla sedia tutti i telespettatori, che hanno immediatamente elevato al massimo il livello di attenzione, impugnando il telecomando e alzando il volume di qualche tacca per ascoltare meglio.

«È la Lattoferrina» ha aggiunto la speaker di Rai Tre, sottolineando che l’importante risultato è il frutto di una capillare ricerca condotta in parallelo dalle università romane di Tor Vergata e La Sapienza.

Tutto è iniziato dall’intuizione della ricercatrice di dermatologia in forza all’ateneo di Tor Vergata, la Dott.ssa Elena Campione, che ai microfoni dell’emittente pubblica ha ricostruito il brillante percorso accademico e clinico iniziato proprio durante la pandemia.

Un dato ha fatto subito riflettere la Campione: «Si ammalavano adulti e anziani con sintomi gravi, mentre i bambini o non si ammalavano oppure avevano sintomi lievi». Alla base di tale differenza – ha sottolineato la ricercatrice davanti alle telecamere di Rai Tre, intervistata da Antonella Pallante – c’era l’immunità naturale dei piccoli. I bambini, infatti, ereditano già durante l’allattamento una proteina importantissima, la Lattoferrina, che viene solitamente studiata per le sue potentissime proprietà antivirali.

Sulla base dell’età media dei contagiati, elemento che già da solo garantiva una sostanziale scrematura e nel contempo forniva inequivocabili indicazioni, presso il reparto COVID-19 di Tor Vergata è iniziato il trattamento con Lattoferrina dei pazienti affetti da Coronavirus, all’esordio della malattia con sintomi gastrointestinali, tosse, cefalea e debolezza muscolare. La proteina è stata somministrata anche ai pazienti Covid positivi ma asintomatici.

I risultati sono stati a dir poco ottimi: «Incredibilmente – ha dichiarato Campione – dopo dieci giorni dall’inizio della terapia, osservavamo la scomparsa di questi sintomi, e dopo altri dieci/dodici giorni ottenevamo la negativizzazione del tampone».

Parallelamente al trattamento dei pazienti di Tor Vergata, l’Università La Sapienza ha avviato studi di laboratorio che hanno confermato l’intuizione della ricercatrice: «I risultati ottenuti – ha sottolineato la Prof.ssa di Microbiologia, Piera Valenti – mostrano che la Lattoferrina blocca le fasi precoci dell’infezione da Sars Covid-2 e, a detta di colleghi dell’Università del Michigan, è attiva anche quando la cellula è già infetta».

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